Nel mare magnum di film sui supereroi che ci vengono propinati ormai con cadenza quasi mensile, si distingue su tutti Aquaman. Primo film DC a superare il miliardo di incassi – rimane ancora un mistero come abbia fatto il film su Wonder Woman, una chiavica vetero femminista, a sfondare gli 800 milioni… -.
Un successo ampiamente meritato, per varie ragioni.
Merito anzitutto dell’attore protagonista Jason Momoa – mai si era visto al cinema un supereoe così sfacciatamente tamarro e dal fascino irresistibile! -, perfetto nella parte dell’uomo-pesce grazie a una fisicità imponente e, bisogna riconoscerlo, una bellezza notevole (da far concorrenza al Thor di Chris Hemsworth), in grado di attirare nelle sale anche un pubblico femminile, di solito meno avvezzo ai cinecomic.
I produttori, per andare sul sicuro, non hanno lesinato sugli effetti speciali né sui personaggi marini che popolano gli oceani realizzando così un film sontuoso dal punto di vista visivo.
La sceneggiatura non brilla per originalità, attingendo a mani basse dai classici Disney da La sirenetta a La spada nella roccia, passando per Star wars e Indiana Jones. Ma a far la differenza è il sapiente dosaggio di azione e humor (gag riuscite, suspence) con l’aggiunta di qualche tinta di melò.
Infine, il film diretto da James Wan non è solo un action movie come tanti altri, ma contiene anche un messaggio ecologico – ambientalista sui danni causati dall’inquinamento dell’uomo.
Aquaman non è esente da difetti (anche marchiani): ad esempio, alcune scene di lotta sulla terraferma sono malfatte (si scade nelll’effetto videogioco); Nicole Kidman, a differenza di Amber Heard, offre una prestazione incolore (si fatica a riconoscerla tanto ha abusato della chirurgia estetica); ma nel complesso è tutto talmente kitch da risultare assai piacevole. Durante i titoli di coda, ho assistito ad un applauso scrosciante. Non mi era mai capitato con un film dc/Marvel…
Considerando anche i precedenti (dall’orribile Venom della Sony ai vari, mediocri Justice League, Batman, Uomo d’acciaio e persino l’ultimo – seppur di un altro livello, ma comunque deludente – Avengers), i cultori del genere andranno in sollucchero, senza riuscire a staccare gli occhi dallo schermo, nonostante le due ore e mezza.
Commenti recenti