Giovedì 12 Aprile, dopo un tour nei migliori club d’Italia e uno per l’Europa, con punte di eccellenza assolute come il Kantine am Berghain a Berlino, Marco Bianchi aka Cosmo è tornato al Fabrique a Milano, noi siamo andati e non vedevamo l’ora di raccontarvi come è andata!
Cosmotronic è il nuovo album che l’artista di Ivrea ha fatto uscire lo scorso Gennaio per 42 Records, fin da subito ha destato molta curiosità, non solo per la bellezza di “Sei la mia città”, canzone che girava ormai da qualche mese, ma per la svolta decisamente elettronica, con casse in 4/4 ben definite unite a melodie e testi mai banali.
Sin dal primo ascolto infatti questo album sembra una netta ventata di aria fresca nel panorama musicale italiano, sempre bloccato da dinosauri di epoche passate che non vogliono abbandonare la poltrona e finti giovani che non propongono nulla di nuovo ed interessante.
Ma torniamo al concerto; che potremmo definire una serata vera e propria, in quanto oltre al live di Cosmo, abbiamo assistito a quello molto interessante in apertura da parte di Enea Pascal, talento puro dell’etichetta Ivreatronic e in chiusura di serata ai dj set di Francisco e poi nuovamente di Cosmo in b2b con splendore, altro membro della label che negli scorsi giorni ha fatto uscire una compilation molto interessante di artisti della zona piemontese.
Cosmo inizia con “Bentornato”, la prima canzone del nuovo album, che inizia con una serie di bassi delicati e un discorso introspettivo che porta la canzone ad esplodere in una vera e propria festa che apre le danze al meglio e scalda il pubblico che ha riempito il Fabrique facendo registrare l’ennesimo soldout di questo tour.
Il live procede con le canzoni dell’album che portano un’energia vista a poche altre serate, che fa stare bene tutti i partecipanti, pronti a saltare ad ogni attacco di cassa dritta, concedendo anche momenti di nostalgia alla riproposizione di canzoni vecchie come “Dicembre” e “Le cose più rare”.
La vera svolta della serata, il momento in cui l’energia impazzisce del tutto e invade il posto avviene con “Le voci”, arricchita di synth modulari e bassi potenti che entrano nel cuore e fanno emozionare, fino a giungere a “L’amore” che ci fa sentire tutti parte di qualcosa, una comunità di persone che vogliono condividere le emozioni che solo la musica sa dare.
Questo mix di emozioni viene spazzato via dall’ultima parte del concerto, che non lascia spazio a pensieri elaborati, ma semplicemente ci ha fatto saltare come canguri impazziti alla ricerca della libertà, grazie a canzoni come “Animali” e “Turbo”, fino ad arrivare alla chiusura con l’immancabile “L’ultima festa”, che ci ha fatto sudare e smaltire anche il cenone di Natale di due anni fa, con Cosmo che per due volte si butta sulla folla per fare stage diving e viene portato in trionfo per tutto il Fabrique!
La serata, come detto prima, è poi andata avanti, facendoci divertire molto, ma l’energia che si è generata durante due ore del live di Cosmo non si vede normalmente ad una serata qui in Italia, è stato come vivere una catarsi personale.
Grazie Marco, qualcosa forse sta davvero cambiando anche grazie alla tua musica!
MUSIC ALWAYS
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