Philip K Dick’s Electric Dreams è una serie antologica basata sui racconti di P. K. Dick, il precursore del genere Cyberpunk (Blade Runner è stato ispirato da un suo romanzo, così come Il cacciatore di androidi, La svastica sul sole, Minority report e Atto di Forza).
Tanto basterebbe a farmi vedere tutti gli episodi senza chiedermi troppo se mi stia piacendo o no.
E invece mi ha estremamente colpito e credo che Philip K Dick’s Electric Dreams sia ciò che dovete assolutamente vedere questo autunno.
Dopo la perdita di Black Mirror (che, tra l’altro, deve tantissimo a Dick ed ai suoi racconti) e il suo autore Charlie Brooker (passato a Netflix), Channel 4 non ha esaurito il desiderio di fantascienza distopica che fosse soprattutto un’analisi sociale nei suoi toni più angoscianti e concreti.
La serie è composta da 6 episodi e follia distopica a livelli di complessità crescenti.
Sarà lunga 10 episodi, anche se dopo il sesto episodio è stata valutata una lunga pausa, si parla di 6 mesi, per continuare a tenere altissimo il livello di ricercatezza e qualità. Si attende di sapere se la serie sarà o meno confermata per una seconda stagione, anche se tutto fa pensare che ci sarà una riconferma.
Nel breve trailer (sotto) vediamo uomini con la testa da maiale, foreste inviolate, spiagge popolate da creature soprannaturali, illusioni e altri oggetti e momenti caratteristici della letteratura fantascientifica dickiana.
La serie è prodotta da due nomi di culto: Bryan Cranston (Breaking Bad), protagonista nell’episodio tratto da uno dei miei racconti preferiti di Dick, e Ronald Moore (Battlestar Galactica, la serie Outlander), anche autore di alcune sceneggiature.
Gli episodi vedono la partecipazione di grandi stelle del cinema britannico e statunitense. Oltre al già citato Bryan Cranston, abbiamo Steve Buscemi (che non ha certo bisogno di presentazioni), Anna Paquin (la protagonista di True Blood), Timothy Spall (il viscido Peter “Codaliscia” Minus di Harry Potter), Benedict Wong (il maestro Wong di Doctor Strange), Richard Madden (l’indimenticato Robb Stark di Game of Thrones).
Insomma, una serie da gustare tutta d’un fiato se siete fan del genere o se lo siete diventati con il fenomeno Black Mirror.
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