Frankie Knuckles: The godfather of house music

Frankie Knuckles: The godfather of house music

Scrivere di personaggi che hanno dato un loro contributo alla storia della musica è una cosa che abbiamo sempre fatto, cercando di comunicare al meglio le nostre conoscenze e le emozioni che essi suscitano in noi; oggi invece vogliamo fare un netto passo in avanti, parlando di una vera e propria leggenda, il fondatore in persona dell’house music, ovvero Francis Nicholls, meglio conosciuto con il nome di Frankie Knuckles.

Frankie nasce a New York il 18/01/1955 e già nel 1971 esordisce come dj al Better Days, locale storico della città americana.L’evento che ci fa capire sin da subito che non stiamo parlando di una persona comune avviene l’anno successivo, nel 1972, quando inizia a suonare al Gallery come resident, infatti è proprio in questo periodo che Frankie rivoluziona la figura del dj,inventando la tecnica del mixaggio, ovvero del mettere a tempo due brani di fila senza far avvertire il passaggio tra l’uno e l’altro.

Questo dato è semplicemente sensazionale, in quanto da questo momento il dj passa dall’essere considerato una sorta di juke box vivente a trasformarsi in una vera e propria figura artistica, in grado di entrare in contatto empatico con il pubblico attraverso la musica.

Altro momento di svolta è il suo trasferimento nel 1977 presso Chicago, dove inizierà a suonare presso un locale chiamato Warehouse, e dove, dovendo far fronte al cambiamento di pubblico che assisteva ai suoi set, Frankie decide di cambiare genere musicale, aggiungendo sonorità elettroniche a vecchi brani soul, funk e jazz attraverso l’uso di sintetizzatori e la collaborazione con ingegneri del suono.

Siamo quindi di fronte ad una svolta epocale; Frankie Knuckles aveva appena inventato un nuovo genere musicale, destinato ad avere un successo enorme nel corso del tempo: l’house music, chiamata così proprio in onore del Warehouse di Chicago.

In seguito inizia la sua carriera di produttore, con l’uscita della prima edizione del pezzo “your love” nel 1984, la cui versione definitiva verrà pubblicata nel 1987, pezzo straordinario contenente un campionamento del brano “Feels good” degli Electra.

Nel 1989 fonda invece la casa discografica Def mix productions, con la quale produce nel 1991 il suo primo album, intitolato “Beyond the mix” e contenente il suo brano forse più famoso e significativo di sempre: “The whistle song”, il cui vocal ripetuto per tutta la traccia è stato campionato nel 2005 da Bob Sinclair per il singolo “Love generation”.

Altra data importante è il 1997, anno in cui Frankie riceve un Grammy per alcuni suoi remix di Michael Jackson e Diana Rose.

Come si nota dai dati relativi alla sua carriera, qui siamo di fronte ad una figura che ha sconvolto completamente la storia della musica, proponendo suoni mai sentiti prima, che lo hanno reso una vera e propria leggenda, tant’è che nel 2004 gli è stata intitolata la strada di Chicago in cui è ancora presente il locale Warehouse, strada che ora si chiama “Honorary Frankie Knuckles way”.

Knuckles poneva al centro della sua produzione artistica l’uso di veri e propri strumenti musicali, cosa che lo rendeva una vera e propria entità creativa, in quanto per lui fare musica era una necessità che rientrava nel suo DNA, a differenza di oggi, dove basta un qualsiasi software scaricato da internet per produrre delle tracce e vendersi come produttore.

Purtroppo Frankie era affetto da una forma acuta di diabete che lo costrinse nel 2008 a subire l’amputazione del piede, cosa che però non gli impediva di esibirsi per i suoi set, e infine alla morte il 31/03/2014 in quel di Chicago.

Alla sua morte Obama ha scritto una lettera di condoglianze alla famiglia del nostro artista e la Elton John fundation ha istituito il fondo Frankie Knuckles fund, a cui destinare i proventi della vendita di una sua compilation con le tracce migliori della sua carriera per aiutare bambini afflitti da AIDS.

In questi mesi la sua abitazione a Chicago è diventata un museo in cui è esposta la sua leggendaria collezione di vinili.

Se non siete ancora convinti della straordinarietà di questo artista vi consigliamo di andare a sentire su Youtube una delle sue ultime Boiler Room; ovvero quella svoltasi a New York nel 2013.

MUCH LOVE

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