“Spectre”, molte aspettative deluse

“Spectre”, molte aspettative deluse

Il nuovo film di James Bond, Spectre, il quarto consecutivo con Daniel Craig protagonista, il secondo con Sam Mendes regista, è uscito nei cinema il 5 novembre.

Le aspettative erano molto alte, forse spropositate, considerando che il precedente, Skyfall, è unanimemente considerato dalla critica uno dei migliori della serie; giudizio confermato dal grande successo di pubblico (ha incassato un miliardo, mai un film inglese era andato così bene al botteghino). Tuttavia sono destinate ad essere frustrate. Spectre non è all’altezza di Skyfall e, diciamolo pure, è piuttosto deludente.

Eppure le premesse c’erano tutte: i produttori non hanno badato a spese per realizzarlo (300 milioni), il cast è eccezionale e di grande richiamo (Bellucci, Craig, Waltz). Partiamo dagli aspetti migliori del film: la prima scena girata in Messico è davvero spettacolare, le scene avvincenti girate a Roma, tra inseguimenti in macchina e la riunione segreta della Spectre, tengono lo spettatore incollato alla sedia. Ci si aspetterebbe allora che da un ottimo inizio si dipani un altrettanto ottimo seguito. E invece no. Le due ore successive sono di una noia mortale. Scazzottate a non finire. Al termine delle quali Craig non riporta nemmeno un graffio (nemmeno la Bond girl se è per questo. Le tirano un violento manrovescio da cui si riprende senza particolari problemi o segni evidenti.). A un certo punto del film a Bond trapanano due volte una parte del viso, ma lui si divincola e poi corre via, come se niente fosse. In un’altra scena viene sbatacchiato di qua e di là, massacrato di botte da un energumeno che lo vuole uccidere, il nerboruto Dave Batista (ex wrestler, la vera rivelazione del film, perfetto nella parte). Dopodiché va ad amoreggiare in treno con la sua bond girl, lindo e immacolato. Come sia possibile non subire nessun danno fisico visibile dopo una simile lotta furibonda rimane un mistero. Per nulla credibile.

Ma veniamo al vero punto dolente: gli attori. Monica Bellucci, qui meno affascinante del solito (ha pur sempre 51 anni), ha una parte insignificante, recita – male – solo 3 minuti. Ebbene, a dispetto di ciò, è riuscita a vendersi mediaticamente come nessun altra, accreditandosi come Bond girl protagonista – cosa che non è. Chapeau! Lea Seidoux, la Bond girl, sarà anche carina (de gustibus, a me non piace proprio…), ma non è una buona attrice. Il cattivo – Christoph Waltz – non ha il phisique du role del cattivo spietato. Eccessivamente verboso, con un aria tutto sommato inoffensiva e bonaria, non è convincente nella parte (grave difetto ravvisabile anche in Skyfall quando optarono per Javier Bardem che impersonava un villain un po’ stravagante e non sufficientemente malvagio). Anche lui sopravvive miracolosamente ad una bomba che gli esplode a distanza ravvicinata – che avrebbe ucciso chiunque. Craig è al solito impeccabile, elegante e moderno. Ha annunciato che questo sarà il suo ultimo Bond. Peccato: non avrà il fascino di Connery o Moore, ma il personaggio di James Bond gli si attagliava perfettamente.

I film di Bond sono ormai una garanzia commerciale. Spectre sicuramente riscuoterà successo dato il battage mediatico: guardatelo per farvi una vostra opinione (il giudizio è sempre soggettivo), ma senza aspettarvi chissà che.

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