Improvvisazione 6 (Africano)

Improvvisazione 6 (Africano)

A maturazione di una profonda riflessione sulla pittura (avviata per la stesura del saggio Lo spirituale nell’arte) Vasilij Kandinskij giunge ad identificare le sue opere non più con titoli descrittivi ma con una sigla e una numerazione progressiva, imitando ciò che i musicisti solevano fare con le loro composizioni.

L’ispirazione musicale conduce Kandinskij ad un progressivo abbandono della rappresentazione del reale in favore di una pittura sempre più astratta.

Guardando “Improvvisazione 6″, in particolare, osserviamo come la ricerca dell’artista, all’alba del 1907, approdi in un vivace espressionismo dove il colore dissolve la tridimensionalità degli oggetti costruendo un paesaggio fantastico, specchio della interiorità dell’artista.

Il sottotitolo dell’opera, infatti, richiama un periodo preciso della vita di Kandinskij, periodo che coincide con il viaggio compiuto in Tunisia in compagnia dell’amico Gabriele Munter.

Il ricordo dei profumi, delle suggestioni visive e delle emozioni provate durante questa visita al continente africano prende vita in “Improvvisazione 6″ attraverso la distorsione e intensificazione espressionista del dato naturale.

Su di un cielo giallo-arancio si distinguono così i profili morbidi di elementi azzurro-verdi che potrebbero richiamare allo stesso tempo verdeggianti altopiani o morbide onde marine.

Sebbene l’elemento figurativo non sia ancora scomparso del tutto (vi è ancora la parvenza di figure umane, case ed elementi geomorfi), “Improvvisazione 6″ rappresenta la presa di coscienza di un colore sempre più svincolato dalla forma, libero ed espressivo in modo autonomo.

Nel viaggio verso il suo astrattismo più razionale, dove le forme geometriche dominano la libertà cromatica e formale,

Vassily_Kandinsky,_1923_-_Composition_8,_huile_sur_toile,_140_cm_x_201_cm,_Musée_Guggenheim,_New_York

“Improvvisazione 6″ appare un inno all’espressionismo più favolistico.

vassily_kandinsky_031_improvvisazione_VI

Nell’opera, ricca di magia e spensieratezza, Kandinskij si abbandona a libere e impetuose stesure di colore accompagnate dall’irregolarità delle forme, rievocando agli occhi dello spettatore le notti d’oriente, la sabbia che diventa argilla sotto il sole cocente e gli affascinati riflessi cobalto del mare.

L’opera si costituisce così come una somma di suggestioni dove, mancando una precisa volontà compositiva, si improvvisa un’immagine partendo da un ricordo.

Claire

Impressione, Improvvisazione,Composizione: sono le tre serie principali in cui Kandinskij dal 1907-1908 articola la propria produzione pittorica.

Le impressioni restano legate direttamente alla realtà fenomenica.

Le improvvisazioni sono espressioni inconsapevoli di eventi di carattere interiore.

Le composizioni sono espressioni artistiche a lungo rielaborate.

IMMAGINI:

(Vasilij Kandinskij- “Improvvisazione 6″- 1909- Monaco- olio su tela- cm 107 x 99,5)

(Vasilij Kandinskij- “Composizione 8″- 1923- New York- olio su tela- cm 140 x 201)

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