Si riparte da Cannes! Mi viene quasi da sussurrare un – finalmente – sarà che durante questa primavera i maîtres del cinema internazionale ci hanno regalato ben poco, sarà che gli Oscar sono parsi un po’ debolucci, sarà che l’edizione 2014 aveva regalato pochi sussulti… Già, l’edizione 2014. Non è che mi rimangano in mente tante cose, ricordo l’interessante Grace di Monaco con la Kidman in apertura, l’interessante Storie Pazzesche di Szifròn e che in giuria c’erano Dafoe e Sofia Coppola che insieme a tutti gli altri assegnavano i premi dopo troppe coppe di champagne. Troppo poco. Incrociamo le dita e partiamo con ottimismo: questa sessantottesima edizione ha tanti motivi per essere seguita. Avrei voluto selezionarne cinque, mi sono dovuto allargare a sette. Ecco a voi quindi i sette motivi per seguire Cannes scelti dal vostro Alexander:
- Il cinema nostrano si presenta alla grande per questa edizione. Abbiamo Youth, per il ritorno di Sorrentino su tutti ma anche il bravissimo Garrone con Il racconto dei racconti, il maestro Nanni Moretti con Mia Madre e per la sezione”Un Certain Regard” abbiamo Louisiana di Minervini.
- La giuria. Per la prima volta nella storia del festival abbiamo un doppia presidenz di giuria, affidata ai fratelli Coen, che di cinema ne sanno decisamente abbastanza. Ad affiancarli, tra i vari, Sophie Marceau, Guillermo del Toro e Jake Gyllenhaal.
- The see of trees di Gus Van Sant. Il mio candidato numero uno per la vittoria finale.
- I Fuori concorso: abbiamo Woody Allen, con il suo Irrational man e Mad Max , nel remake di Miller. Devo aggiungere altro?
- A tale of love and darkness – tra le proiezioni speciali, abbiamo il lavoro firmato da Natalie Portman. Il libro vi sarà capitato di incrociarlo in libreria – Una storia di amore e di tenebra – di Amos Oz, riadattato per lo schermo dall’attrice israeliana, in questo caso anche sceneggiatrice, regista e co-protagonsita.
- Il documentario su Amy Winehouse. Per i fan della cantante, un appuntamento imperdibile.
- Love di Gaspar Noè. Noè, dai, quello del film con lo stupro della Bellucci? No, eh? Beh, anche questa volta ci saranno scene di sesso esplicito. Per gli appassionati di cinema piccante.
Nota finale: a me Cannes piace perché è più elegante rispetto alla notte degli Oscar (tant’è che il buon direttore Frémaux ha vietato i selfie) e rispetto agli altri festival cinematografici, mi piace perché tende a ricercare film da tutto il mondo (non è americanocentrico) e mi piace perché conserva la sua aria pacata da vecchia europa, sobria e raffinata.
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